Nuova finestra

Made Expo 2017 su Nuova Finestra.

Spazio è la soluzione di Faraone per dividere gli ambienti con un sistema alluminio e vetro. Dal design elegante e minimale, garantisce anche silenziosità grazie al vetro fino a 6+6 mm, è resistente agli impatti e rispetta i criteri dell’antinfortunistica in quanto utilizza vetri stratificati.

Tra le balaustre in vetro alluminio di Faraone, Ninfa 4 è la soluzione caratterizzata dalla facilità di montaggio, grazie al montaggio del vetro solo dal lato interno con registro per la messa a piombo, disponibile con vetro 8+8 per la classe 200 Kg/m e 10+10 per la classe 300 Kg/m.

Maior Color, serie di balaustre in vetro e alluminio di Faraone, amplia la propria disponibilità di colori arrivando fino a 2000 colori, per soddisfare qualsiasi esigenza.


Trasparenze resistenti su Nuova Finestra.

La Faraone è da sempre attenta al corretto uso del vetro focalizzandosi sulla sicurezza e normative e fornendo dei dati importanti grazie ai numerosi test effettuati sui propri prodotti e riportati nel Faraone Informa 20.

Largamente attesa, UNI ha finalmente pubblicato a metà maggio la norma sui parapetti in vetro Uni 11678:2017 “Vetro per edilizia – Elementi di tamponamento in vetro aventi funzione anticaduta – Resistenza al carico statico lineare ed al carico dinamico – Metodi di Prova”. In questo Dossier i lettori trovano un’analisi interpretativa della norma da parte del prof. ing. Paolo Rigone e i primi commenti da parte di progettisti, normatori e uomini di industria.

(intervento da parte di Sabatino Faraone e l’Ing. Gabriele Romagnoli, ufficio tecnico Faraone)

A caldo, quando ha letto la nuova norma, che cosa avete pensato subito?
SF: La nostra battaglia sui parapetti realizzati con la sicurezza assoluta finalmente viene avallata da una norma tutto sommato ben fatta, anche se un po’ esagerata in alcuni punti. Quindi la UNI 11687:2017 ha aggiunto, di molto positivo:
– Indicazioni chiare finalmente per come eseguire le prove di Laboratorio;
– quali limiti ben precisi da raggiungere (sono circa gli stessi limiti di sicurezza del nostro documento Faraone Informa 20).

GR: La UNI 11678 è un documento di grande impatto e rilevanza, che va a “mettere ordine” nel caotico mondo dei parapetti vetrati che, fino a l’altro ieri, viaggiava senza alcuna regolamentazione cogente. A nostro avviso ci sono ancora dei punti da rivedere e da chiarire che potrebbero creare ulteriore confusione. Tuttavia, è stato fatto un grande passo in avanti rispetto alle verifiche imposte dalle istruzioni del CNR-DT210.

Una volta letta in dettaglio, che cosa pensate della UNI 11678:2017?
GR: Crediamo che la norma sia molto utile in quanto definisce esattamente i metodi di prova. Finalmente vengono imposti dei limiti di flessione sotto carico di esercizio e si definiscono esattamente i punti di impatto del corpo semirigido, differenziando l’energia di impatto a seconda della destinazione d’uso. Inoltre, come da nostra proposta in fase di inchiesta pubblica, è stato ridotto di molto il carico allo stato limite di collasso da 3 kN/m a 0,9 kN/m (per cat. C3) e da 2 kN/m a 0,6 kN/m (per cat. C2). Anche la freccia residua è stata aumentata da 6 a 10 mm, come da nostra richiesta. D’altro canto tale norma può essere fuorviante per molti applicatori, imponendo l’uso, in caso di stratifica di soli temprati ed anche in presenza di corrimano, di intercalari rigidi (appartenenti alla famiglia 2) che restino tali a tutte le temperature di utilizzo del parapetto. Questa direttiva, inevitabilmente, porterà ad un monopolio del solo SentryGlas, in quanto rigido anche sopra i 30 gradi centigradi.

Quali sono le opportunità che si aprono?
GR: Sicuramente per le aziende attente alle normative come la Faraone Srl si tratta di una grande occasione per mostrare la qualità di un prodotto, adatto anche alle stringenti prescrizioni della UNI 11678:2017. Già dal novembre 2016, periodo in cui la norma si trovava in fase di inchiesta pubblica, ci siamo messi all’opera nel nostro laboratorio per verificare la rispondenza del prodotto ai nuovi requisiti e ci siamo adoperati per migliorarci e raggiungere gli obiettivi imposti dalla nuova UNI.

Quali gli ostacoli/difficoltà/minacce che si ergono?
SF: Tenendo conto dei test nel nostro laboratorio e presso gli enti certificatori mi permetto di segnalare alcune note. Ci dispiace che la norma non indichi la validità del passamano come indice di sicurezza. Riteniamo esagerato aumentare del 50% la prova di carico allo stato limite di collasso, dopo che abbiamo già un carico di ben 200 Kg/m quindi portarlo a 300 Kg/m per il privato ed 300 Kg/m portandolo fino a 450 Kg/m per il pubblico. Al contrario, in Francia abbiamo 60 Kg per il privato, valore moltiplicato per 3 volte a 180 Kg, come stato limite, e di 100 Kg/m per il pubblico moltiplicato per 3 volte fino a 300 Kg/m. La situazione non è tanto diversa nel resto di Europa. Tuttavia anche in precedenza alcuni ingegneri direttori dei lavori ci chiedevano un margine del più 50% e quindi i nostri prodotti sono già allineati alle nuove norme UNI 11687:2017.

GR: Sicuramente la norma porterà ad una sorta di sovradimensionamento del vetro, qualora si voglia procedere con stratifiche temprato/indurito. Volendo utilizzare i vetri temprati, bisognerà tenere conto dell’aumento di costo dovuto all’utilizzo del SentryGlas.
Anche i tempi di prova si amplificano notevolmente, dovendo montare come minimo due campioni identici (uno per le prove statiche e uno per le prove dinamiche) e, per la sequenza di prova di spinta, dovendo rispettare dei tempi tecnici abbastanza lunghi (ad es. attendere 15 minuti dopo la prova di stato limite di esercizio per la misurazione della freccia residua). Un altro punto di ostacolo che vogliamo sottolineare è la retroattività celata nella UNI, alla fine del cap.5. Viene infatti imposta la verifica allo stato limite di collasso (e non il semplice requisito “PR”) dei parapetti in vetro posti in opera prima del 12 febbraio 2015 procedendo alla rottura di ambo le lastre. Premesso che questo tipo di prova ha ben poco di ragionevole, la UNI 7697 prevede che il pannello non collassi a seguito della rottura di entrambe le lastre (requisito “PR”); e non prevede l’esecuzione della prova allo SLC con entrambi i vetri rotti.

Quale il rapporto che si può aprire ora con il mondo della progettazione?
GR: Come specificato al cap.7 della UNI 11678:2017, il rapporto di prova “non rappresenta una valutazione di idoneità all’uso né un certificato di conformità del prodotto”. Pertanto i progettisti ed i professionisti del settore saranno chiamati a valutare l’idoneità del prodotto parapetto in vetro, sulla base del rapporto di prova. Rimane in sospeso il rapporto tra questa UNI 11678:2017 e le istruzioni CNR DT-210:2013 che prevedono requisiti in contrasto e molto più stringenti per la verifica di parapetti in vetro. Per fare un paio di esempi, la flessione massima ammessa in esercizio passa dai 100 mm della UNI ai 22 mm del CNR; mentre per la verifica post-rottura il carico orizzontale lineare passa dai 0,9 kN/m della UNI ai 4,5 kN/m del CNR. La domanda che sorge spontanea è: a quale normativa il progettista/direttore lavori dovrà fare riferimento?

Quale percorso formativo si può aprire ora per tanti applicatori?
GR: Già prima dell’entrata in vigore della norma, abbiamo portato avanti delle campagne di sensibilizzazione nei confronti di questa nuova UNI. Tutti i nostri collaboratori e partner commerciali sono stati informati e istruiti mediante lezioni frontali inerenti il nuovo panorama normativo sui parapetti vetrati. A breve prevediamo di portare avanti un “tour” gratuito di formazione per portare a conoscenza installatori, posatori, progettisti ed esperti del settore vetrario sulla nuova UNI 11678:2017.

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Il tempio di Augusto di Pozzuoli, il sedile di Lecce, la Nuvola di Fuksas dentro il centro dell’EUR di Roma, l’autodromo del Mugello, lo stadio di Udine, edifici e ville private sono solo alcuni dei progetti più complessi che l’azienda Faraone ha realizzato con il parapetto in vetro e alluminio Ninfa, sempre a norma e pronto a nuove sfide.

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